
Nella vita ci vuole stoffa e Meravigghia ne ha da vendere
Da quando sono andata via, l’attenzione nei confronti della mia terra è cresciuta esponenzialmente. Il legame si è fatto fitto come trame di una stoffa e, nei limiti delle mie possibilità e del mio tempo ho cercato di fare qualcosa per valorizzarla.
Credo che questo sia un sentire condiviso, forse anche da Marco e della sua storia che è una meravigghia.
Sarò sincera perché è quello che preferisco essere. Dopo aver letto le risposte che Marco aveva dato alle mie domande ho sorriso e le ho rilette.
Amo conoscere le persone e fare rete per il motivo che adesso vi spiego: non so se riesco a centrare esattamente il bersaglio ma la maggior parte delle persone con cui mi relaziono per giallolimonipeople riesce a darmi la parte più vera di sé arricchendomi, nella speranza che possa arricchire anche voi.
Marco, dalle prime righe, mi ha trasmesso una profonda tenerezza e una incredibile tenacia. Mi ha raccontato, infatti, di avere una mamma creativa appassionata di cucito. Come tutti i creativi (e quelli siciliani forse ancor di più), tutto quello che la mamma realizzava quando Marco era bambino veniva condiviso tra fiere, amici, parenti e mercati natalizi ma bastava un solo segno di apprezzamento per fare della Signora Angela la donna più felice del mondo.

L’arte e il saper fare le cose, del resto, ti soddisfa così. Ma evidentemente, nonostante tutto sembrasse essere abbastanza appagante, in Marco si agitava un senso di giustizia per quelle adorabili creazioni della sua mamma:
“I prodotti di mia madre, a prescindere dal fatto che possano piacere o meno, oggettivamente non meritavano di rimanere in paese. Hanno quel qualcosa in più e lo noterebbe anche chi di cucito non ne capisce nulla, come me insomma”.
Il tempo che passa e un periodo di lavoro che allontana Marco dalla sua terra non spengono questo pensiero che, invece, si agitava come il motore per qualcosa di inaspettato.
“Una sera ero seduto al pub con un amico, Gabriel. Parlavamo della Sicilia e di tutto quel che mi era mancato mentre avevo vissuto fuori per qualche mese causa lavoro; ed è lì che nacque l’idea: unire il cucito di mia madre con il mio amore per quella magica terra”.
Detto fatto, l’impazienza e il “flusso delle cose” hanno fatto sì che il progetto di Marco prendesse forma poco dopo: a dir poco meraviglioso.
Galeotto fu un vocabolario di lingua siciliana, l’amore tra Marco e la parola meravigghia fu immediato. Studi, idee fino alla prima maglietta. E così nacque Meravigghia che propone un prodotto realizzato interamente a mano, in cui la Sicilia non è stampata ma ricamata. Un pezzo di cuore da portare con sé non soltanto per chi, oltre che avere la Sicilia nel cuore, la vuole ricamata sul petto. Una terra per tutti, di tutti: tutti devono indossarla “[…] perchè la Sicilia non è dei Siciliani, la Sicilia è di chi la ama”.

La bellezza e l’unicità sono i caratteri di meravigghia che simboleggiano la varietà dell’isola, così improvvisa, diversa e unica. Ogni cosa ha il valore del “fatto a mano” che, inevitabilmente, significa unico esemplare.
Mai quanto oggi, nel mezzo di una pandemia si è tornati ad apprezzare il valore, la qualità e la particolarità del fatto a mano. In meravigghia c’è qualcosa in più: la personalizzazione del ricamo, con stoffe e colori.
“E poi c’è il “vero” punto forte: noi. Da quando ho intrapreso questa strada, tutti i miei amici mi hanno sempre aiutato e sostenuto. Alcuni mi danno una mano quando serve, altri, adesso, sono nella “cabina di regia del progetto”. Vorrei citarli tutti ma sono davvero troppi.
[…] E’ questa la nostra forza, che poi è anche la forza dei Siciliani in generale. Non stiamo lottando per guadagnare qualche euro in più ma per dare nuove opportunità a questa terra che merita di più, merita molto di più. E sappiamo bene che detta così sembra la solita frase buonista ma sarei falso a dirvi il contrario.”
In un mondo che corre veloce, l’idea di meravigghia incarna, in giovani ventenni, un ideale puro come se, durante una fugace passeggiata in centro, ci si fermasse a guardare una vetrina che ci ha rapiti. Idea, materiale, vivacità sono interamente rappresentativi di una terra e l’unicità dei prodotti porta a creare un dialogo con gli stessi.
Ogni giorno meravigghia pensa a crescere, a dare forma alle mille idee che frullano per le menti di questo giovane gruppo di ragazzi coraggiosi che imboccano il mondo con la bellezza di una terra che va trattata bene e che merita di essere valorizzata.
“Avanti insieme” è una delle espressione cardine del progetto che spinge con tenacia le tante eccellenze siciliane, per dare giustizia a quelle troppe eccellenze che vengono invece nascoste.
“[…] la nostra terra ha centinaia di problemi ma sono anche quelli che la rendono unica, la rendono una sfida fantastica.
Non credo più a chi dice che
laggiù non possa nascere qualcosa di meraviglioso.”
Io ci credo con loro e voi ?

