Gabbiani e pomelie a Riposto: un calice di azzurro tra Catania e Taormina
Continua l’appuntamento a puntate della penna di Silvia che, ispirandosi all’olio su tela “Gabbiani” ci racconta di un incontro.
E questo scenario, secondo voi, cosa ha evocato in me?
Gabbiani
Avevano festeggiato poco lontani dal molo, dietro le tre punte – così, in paese, chiamavano quegli scogli aguzzi stretti a semicerchio di fronte alla riva.ILE, raggiante sotto il suo cappello di paglia, aveva sfilato dal cestino da pic-nic la discreta tovaglia blu notte tempestata di limoni.
L’aveva adagiata sulla ghiaia e, con cura, aveva disposto tutto il necessario per una merenda da cartolina.Ad ogni pezzo disposto sul colorato quadrato, un sorriso.
Usava isolarsi dentro l’aurea delle sue sorprese, pensate e messe in scena: un atteggiamento che avrebbe potuto infastidire chiunque, se non compreso.
Ma lui la conosceva bene. Complici il sole tiepido di giugno a fine giornata, gli spruzzi delle onde sulla battigia, il sottofondo di Jonathan e gli altri gabbiani.
La torta fu introdotta da un tripudio di bolle di sapone…..perché, benché non più bambina, a lei quelle robe lì piacevano un sacco!
Ricorreva la data del loro primo…scontro.
“Manca qualcosa al nostro banchetto” proferì Pepi impertinente, sapendo di toccarla sul vivo, ed infatti già corrugava la fronte, preoccupata di aver deluso qualche sua ignota aspettativa; ma prima di farla esplodere in un sonoro turbamento, tirò fuori dallo zaino un mazzetto di pomelie bianche e fucsia, le sue preferite. …E furono sorrisi, companatico e amore!
S.P.
A cosa mi fanno pensare la ghiaia, gli scogli e il molo? Sono elementi importanti, tutti presenti nei luoghi del cuore, nel mio paese di cui vi parlerò: Riposto.
Riposto: cosa vedere tra storia e natura
In una posizione strategica per gli spostamenti (30 Km dall’Aeroporto Fontanarossa e da Catania, 14 Km da Acireale, 25 km da Giardini Naxos e 30 km da Taormina, 30 km dal Vulcano e a soli 10 min dal casello autostradale), Riposto è un borgo marinaro che consta di circa 15 mila abitanti.
Il mare gli fa da contorno e ospita un porto, noto come Porto dell’Etna, punto di snodo turistico, terrazzo metaforico da cui osservare la città, la magnificenza del Vulcano e la cupola della Chiesa Madre dedicata a San Pietro che, fintanto che non passa dal mare, il 29 Giugno, non consente per scaramanzia, ai cittadini di inaugurare la stagione balneare.
Riposto ha un grandissimo potenziale, torno a ribadire, per la sua posizione strategica. Ma non solo.
Per fortuna, o purtroppo, a seconda dei punti di vista, nonostante la presenza del porto, Riposto riluce ancora di autenticità, quella autenticità tipica del borgo marinaro.
Così contraddistinto, racconta di una comunità di cittadini che vivevano di pesca e commercio (contro un’economia prevalentemente dedita alla agricoltura dell’adiacente Giarre);
curioso il nome: Riposto, in gergo u’ Ripostu.
Perché? Noto a tutti, ma la mia fonte è vicina e fu mio nonno, Riposto assunse questa denominazione per via della sua destinazione funzionale, l’essere il ripostiglio delle merci provenienti dai luoghi adiacenti e destinati a incontrare nuove terre tramite il mare.
Tra queste merci, il vino contenuto nelle botti la cui costruzione, per lungo tempo, rappresentò una spessa fetta dell’economica locale.
Mio nonno mi raccontava di come le botti venissero fatte letteralmente rotolare dalla parte alta del paese fino al mare. Per celebrare questa ricchezza storico-culturale, nel mese di Luglio si celebra il Palio delle botti dedicato a Eustachio Laviefuille, viceré di Sicilia, che per difendere le sue vigne da indesiderate visite, in prossimità dell’attuale porto fece costruire un maniero distrutto, poi, nel 1923.
La ricorrenza annuale è un appuntamento ludico-culturale in cui le varie contrade locali si sfidano tra loro, sulle orme del noto palio di Siena.
La natura si affaccia anche sul Museo Parco delle Kentie, un impianto singolare che si estende su un’area di 9000 mq destinata alla coltivazione delle palme; un patrimonio culturale e naturalistico organizzato e gestito dal Dipartimento di Botanica dell’Università di Catania.
Riposto è anche la città della Plumeria, o pomelia un profumatissimo e delicato fiore d’oltre mare la cui cultura, nel terriorio jonico-etneo, non ha origini ben precise. Certo è che numerosissimi esemplari traboccano da quasi tutti i balconi.
La natura sicuramente è un prezioso punto di forza ma non mancano di certo altri interessanti luoghi da visitare.
La chiesa Madre tra queste, dedicata, come prima detto, al culto di San Pietro che si celebra il 29 giugno. La Chiesa, ottocentesca e di stampo neoclassico, presenta similitudini strutturali con Chiesa di San Giovanni in Laterano, a Roma.
Più antica, misteriosa e, per via della spiaggia nera su cui in passato sorgeva, affascinante è la Chiesa della Madonna della Lettera che, nelle cripte al suo interno, custodisce segni di passaggi risalenti addirittura all’epoca romana e a quella bizantina.
Con una facciata, ahimè oggi, che porta i segni del tempo ma in ogni caso affascinante è l’Istituto Nautico nato per volontà di Ferdinando I di Borbone che pare avesse bisogno di capitani di cabotaggio e d’altura ben preparati; fino alla Prima Guerra Mondiale recava la denominazione di Regio Istituto Nautico Ruggero di Lauria; successivamente venne dedicato a Luigi Rizzo, comandante marittimo e ammiraglio.
L’Istituto tecnico sorge sul Lungomare Pantano, è rappresenta un punto di riferimento, come un faro, per chi guarda il paese dall’acqua. Al suo interno si trova un osservatorio meteorologico.
Suggestivo e punto di riferimento, sopratutto personale, il vecchio Faro, una vecchia torre bianca che si trova a circa 15 metri sul livello del mare;
caduto in disuso e sotto il controllo della Guardia Costiera, per me il Vecchio Faro rappresenta un gabbiano dalle ali aperte e sotto le quali trovare ciò che è meritevole di protezione.
Il Faro campeggia tra gli scogli. Intorno a questo si trova un camminamento, prima fruibile anche con l’auto, da cui si ammirano il mare e i pescatori oltre che una vista mozzafiato del paese e del Vulcano che lo custodisce ai suoi piedi.
Suggestivo, folkloristico e tradizionale sorge ancora oggi, affacciato sul mare e alla fine del Corso Italia, il mercato ittico, popolato già dalle prime luci del giorno. Ogni giorno si trova pesce appena pescato e tanto, tanto prezzemolo!
Distante poco meno di 3 km dal paese a cui è collegato dal Lungomare Pantano, sorge il borgo di Torre Archirafi che, tra pietra lavica e porticcioli, diventa un luogo nevralgico, dalla corsa mattutina alla passeggiata serale con gli amici.
Particolare il Palazzo Vigo che campeggia, con la sua terrazza sul mare, in uno dei punti più belli del lungomare, un’antica residenza nobiliare oggi polo museale, congressuale e location per eventi.
Dove mangiare a Riposto
Come in tutta la Sicilia, anche a Riposto non mancano i luoghi per gustare del buon cibo anche in location molto interessanti.
Panificio Guidi come a casa: pane, dolci, pizza, tavola calda, granite e brioche. Tutto fatto sapientemente e gustosamente. Tradizione vuole che ci si sieda sui muretti!
Puzzle Pub e non solo: luogo di ritrovo, amici, buon cibo, birre di qualità e ben consigliate, musica e cultura ogni mese dell’anno.
Civico 69 e il fantastico chioschetto di Torre Archirafi. Quando lo montano l’estate è davvero arrivata. Cuore del borgo, dalla colazione al dopo cena, è tappa fissa per le sere d’estate.
Schembri Lemon da sempre e per sempre nella piazza di Torre Archirafi, il Sig. Nino è li con le sue specialità..
VicoAstemio – Cucinoteca carne e pesce nel cuore del paese, in vicolo intimo e tradizionale. Raffinatezza che incontra tradizione ed estro.
Glass Drink Buy Learn e, ti senti a casa aggiungerei. Nel vicolo accanto a quello del Vico Astemio, che ha la stessa gestione, sorge un posto bellissimo: il Glass. Un’enoteca osteria con i prodotti tipici dei più pregiati.
Le Botti – Ristorante e Pizzeria con una bellissima terrazza sul mare.
Donna Carmela Resort – un gioiello di storia, gusto e design. Un elegante fuga tra l’antico e il moderno.
Zash – country boutique hotel immerso in un verde pacifico. Tratti semplici ed eleganti. Natura, innovazione e tradizionalità.
Morus Alba giovane e raffinato luogo di ritrovo con terrazza sul mare, ambiente intimo ed elegante e ovviamente cibo di qualità. Perfetto per guardare il mare con gli occhi di un calice..
Per cercare luoghi dove invece soggiornare a Riposto, consulta qui.
Forse non sarà di passaggio ma stanziarsi per visitare i contorni e per visitare la sua pace e bellezza merita. Il mare, gli orizzonti e i paesaggi senza eguali.
Riposto è un calice di azzurro.