Dimmi com’è la tua scrivania e ti dirò chi sei…
Scherzetto! Non ti trovi davanti a uno di quei test facebookkiani in cui trovare sfaccettature della personalità a seconda di ciò che piace o che si fa.
Sei davanti a una riflessione, sorta spontanea, in ufficio; in particolare, proprio davanti al computer sulla scrivania.
Eh si, quel luogo dove, per alcuni, si trascorre gran parte del tempo al lavoro.
La scrivania deve parlare un pò di noi, deve avere “sprazzi” di personalità per rendere “nostro” uno spazio che, altrimenti, apparirebbe monotono.
Albert Einstein sosteneva:
Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno una scrivania vuota?
Non sto qui a fare commenti di natura psicologica, che lascio a chi di dovere, ne tanto meno mi riferisco alla scrivania in ordine o in disordine, parlo proprio del cosa c’è sulla scrivania?
La riflessione sorge da quando, alcuni colleghi, entrando nel mio ufficio hanno esordito dicendo «Bella la tua scrivania personalizzata! È molto “Marika”!».
Senza nemmeno accorgermene, in effetti, avevo personalizzato la mia scrivania e credo sia una bel biglietto da visita.
Ma cosa c’è sulla mia scrivania?
Penne rosse, blu, nere, matite, righello, evidenziatori, forbici dalla punta arrotondata… no, non siamo ad Art Attack ma è bene essere forniti di tutto ciò che serve.
Immancabili pinzatrice e levapunti, gomme, matite e scotch.
Per porta penne, ho utilizzato un bicchiere di carta di Flower Burger: tanto colorato e allegro!
Must have: POST IT! POST IT ! POST IT!
Raffredori improvvisi? Assenza di tovaglioli? Sfoghi di pianto o di nervi?
No problem! Le veline, patrimonio comune dell’umanità, sono stanziate sulla mia scrivania alla mercè dei passanti.
Dentro una confezione gialla sgargiante!
Caramelle e gomme/cicche/cingomme a seconda della provenienza.
Da sempre appassionata delle caramelle Leone, sulla scrivania ne ho di tre gusti: miste dissetanti, vaniglia e violetta.
Le caramelle Leone alla violetta sono, inoltre, contenute in una bellissima latta lilla.
La latta nera e un po’ vintage delle caramelle Leone alla liquirizia l’ho invece resa una scrigno porta fiori secchi.
Chi mi segue, sa che sono una dryedflower addicted.
I fiori gentilmente donatimi dall’albero, li ho racconti ed essicati per dare una nota di colore alla mia scrivania e ad alcune altre care scrivanie in giro per il palazzo (:
Ma con i fiori non finiamo qui, dentro un barattolo ho raccolto dei semi di lavanda profumatissimi.
Ogni tanto, all’occorrenza, apro il barattolo e faccio spargere un po’ di buon odore di lavanda.
Calendari, agende, di varie tipologie, porta cellulare, crema mani e ovviamente acqua e libri completano il tutto!
Basta poco per sentire proprio e confortevole un ambiente in cui si passano molte ore del giorno; serve a coltivare la creatività, a spezzare la monotonia. In uno spazio personalizzato, ci si riconosce di più e si è più sereni e, se si è più sereni, si lavora meglio!
E voi, cosa avete sulla vostra scrivania?