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Prima del lockdown, ahimè, ho ricevuto una foto da mia sorella: a casa si mangiava la pasta ‘ncasciata siciliana ma la mamma creativa ha modificato un tantino la ricetta, ovviamente, sempre lasciando inalterata la sua sicilitanità. 

Dopo aver messo a scaldare il cavolfiore bianco, mamma ha preparato i pomodorini confit, adagiandoli, tagliati a metà, sulla leccarda con un giro d’olio e una spolverata di sale.

Conclusa la cottura del cavolfiore, un lieve soffritto di cipolla e un tuffo dei fiori di cavolfiore nella padella….che magico suono e profumo ci sarà! 

Una volta finita la rosolatura, in una ciotola occorrerà mischiare il cavolfiore,, mandorle tostate e tritate, olive nere a pezzi, parmigiano grattugiato, i pomodorini e la pasta, precedentemente scaldata.
Si possono usare gli anelletti, i maccheroncini o i tortiglioni. 

Una volta fatto il primo strato di questo composto, siccome il formaggio non è mai troppo, mamma ha aggiunto dell’asiago a pezzetti (ma anche la provola o il pepato starebbero benissimo). 

Ed eccoci allo strato finale: pangrattato (mollica per i siculi che leggono) e parmigiano! 

In forno prima del piatto e il pranzo è servito!

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